Lourdes
Il primo pellegrinaggio di Cate a Lourdes fu nel Marzo del 2009. In quegli anni Cate viveva in appartamento con le sue amiche storiche, era un appartamento nato dalla sua proposta, per l’esigenza di condividere “il diventare adulte” e voleva essere uno strumento di aiuto e supporto alla malattia di una di loro. Nel Marzo del 2009, a seguito di un peggioramento della malattia della sua amica, Cate propose a tutte di recarsi insieme a Lourdes. Caterina si era messa insieme a Jonny da pochi mesi, così si fecero accompagnare da lui, in macchina. Partirono di venerdì pomeriggio, tutto improvvisato: l’unica che parlava un po’ di francese era la Cate (che l’aveva imparato durante la sua esperienza in Africa) e arrivarono al Santuario la mattina del sabato, sotto un diluvio scrosciante, senza un ombrello o un impermeabile che le coprisse, con le tipiche taniche di plastica da riempire di acqua benedetta da riportare a casa ad amici e familiari. Si recarono alla grotta,recitarono insieme un rosario, sotto la pioggia: c’erano solo loro, non smise un secondo di piovere. Chiesero la Grazia della guarigione della loro amica e offrirono il disagio di quel momento perché si chiarisse loro la strada alla loro vocazione. Fu da lì che cominció la strada della Cate: la scoperta di aspettare Gaia il mese dopo, la vita insieme a Jonny, il matrimonio e tutto ciò che ne è scaturito. E fu da lì che l’amicizia tra quelle ragazze, dette “Le Nelle”, divenne coscienza di una condivisione profonda, fraterna e totale delle loro vite e dei loro destini. L’amica per la quale erano andate a chiedere la Grazia, cominció dopo poco un periodo di riabilitazione a Roma. Adesso sta bene, è moglie e madre di due splendidi bambini.
Quando poi la Cate fu operata, dopo aver scoperto la malattia, ad Agosto 2012, Jonny decise di ripartire per Lourdes per chiedere la Grazia della guarigione di sua moglie. Erano in quattro: lui, la Cate, la piccola Gaia e Massimo il babbo della Cate. A febbraio 2013, dopo la nascita di Giacomo e le analisi positive della Cate, Jonny volle andare a Lourdes a ringraziare la Madonna: erano in 25. Da lì poi, ogni anno, per il pellegrinaggio a Lourdes di Jonny e la Cate...i pellegrini erano sempre di più. Andavano a pregare la Madonna per i malati che la Cate incontrava durante il suo cammino e chi viaggiava con loro si scopriva lieto, nonostante il ritmo serrato dei viaggi (andata e ritorno in un fine settimana), perché riconoscevano lo sguardo di Amore di cui la Cate era pervasa e che contagiava chiunque le fosse vicino.
Anche nel 2020, prima della pandemia, Jonny ha organizzato l'annuale pellegrinaggio a Lourdes: due pullman e un pulmino. Il motivo è sempre il solito: pregare per i malati e per la conversione di tutti, con lo stesso spirito che animava la Cate e che adesso, sotto il suo sguardo e la sua presenza, Jonny ripropone.
Impruneta-Firenze
Il Pellegrinaggio a piedi dal Santuario dell’Impruneta alla Basilica della SS.Annunziata a Firenze era un’antica tradizione contadina che è stata ripresa da un gruppo di amici dal 2010. Si svolge il 7 settembre in occasione della vigilia della festa della Natività di Maria e raccoglie circa 800 pellegrini. Caterina ha partecipato già dai primi anni ed è stata presto coinvolta nell'Associazione In Cammino, curandone il sito. Per questo pellegrinaggio ha disegnato il logo della Associazione “In Cammino” che è poi divenuto una medaglietta (vedi la sezione LA MEDAGLIETTA DI CATERINA).
Nei tempi passati pestilenze, assedi e guerre hanno chiamato a Firenze la Madonna dell’Impruneta.
E' un legame stretto tra Firenze e la Madonna dell’Impruneta. Ogni volta che i fiorentini erano inguaiati correvano all’Impruneta a prendere la venerata immagine e la portavano a Firenze.
“Si va alla Madonna dell’Impruneta”, è l’espressione che da secoli viene ripetuta dalla bocca e dal cuore di tanti. L’icona della madonna è invocata, pregata, amata quale Madre dolcissima e sempre presente in tutte le circostanze della vita. I suoi occhi materni hanno visto e sanno vedere i momenti della disperazione del cuore umano e sanno infondere quella speranza che solo da Dio può venire.
Nei secoli la Madonna dell'Impruneta è stata "traslata" (portata) tante volte a Firenze per chiederLe Grazie, soprattuto in tempi di epidemie e carestie. Famosa è la prima traslazione del 1348 in occasione della peste nera: in pochi giorni, dopo l'arrivo della Madonna dell'impruneta a Firenze, la peste scomparve. Questo viene considerato il primo miracolo della Madonna dell'impruneta. L'ultima traslazione è del 1988, quando il Cardinale Piovanelli la volle a Firenze in occasione del Sinodo Diocesano.
Con il passare dei secoli i contadini della campagna imprunetina dettero inizio alla tradizione del pellegrinaggio dalla Basilica di Santa Maria all'Impruneta alla Basilica della Santassima Annunziata a Firenze in occasione della Festa della Natività di Maria, rievocando le traslazione della Madonna.